L’acido folico, conosciuto anche come vitamina B9, è una sostanza essenziale per le donne in gravidanza. Molti studi hanno dimostrato che assumendone giuste dosi prima di restare incinta, il feto avrà più possibilità di essere sano. I benefici della sostanza sono quindi davvero numerosi.
Impariamo a conoscerlo meglio scoprendo a cosa serve esattamente l’acido folico e perché assumerlo.
Cos’è l’acido folico?
L’acido folico è una molecola che fa parte delle vitamine del gruppo B, infatti è conosciuto anche come vitamina B9. Si tratta di una sostanza essenziale per la corretta sintesi del DNA e anche per la proliferazione delle cellule nell’organismo. Dal momento che l’organismo non è in grado di sintetizzarla da solo, è necessario assumere questa sostanza tramite l’alimentazione. Nel periodo della gravidanza il fabbisogno di acido folico aumenta e quindi è spesso necessario anche assumere degli integratori.
La vitamina B9 viene assorbita dall’intestino e, dopo essere semplificata, viene attivata dal fegato. Successivamente viene distribuita ai tessuti in quanto il suo scopo principale è quello di consentire la riproduzione delle cellule. È particolarmente utile in gravidanza perché aiuta il feto a crescere sano.
Il termine “acido folico” deriva dalla parola “foglia” perché si trova anche nelle piante a foglia verde. Per la prima volta la vitamina B9 è stata scoperta nel 1939 dalla ricercatrice inglese Lucy Wills. È passato però parecchio tempo prima che si comprendesse la sua importanza per le donne in stato interessante. Solamente nel 1990 gli scienziati hanno definito chiaramente il ruolo dell’acido folico nel periodo della gravidanza.
A cosa serve l’acido folico
L’importanza dell’acido folico per le donne in gravidanza è ormai risaputo. Assumere quantità adeguate di vitamina B9 risulta fondamentale per il benessere del feto. Uno studio recente ha infatti dimostrato che ben 7 casi su 10 di malformazioni neonatali sarebbero evitabili se la madre avesse assunto corrette quantità di questa sostanza.
Questo è vero perché l’acido folico serve per la produzione dei globuli rossi ed essi sono essenziali per lo sviluppo della colonna vertebrale dei neonato. Di conseguenza, una carenza di vitamina B9 provoca spesso malformazioni come la spina bifida. In realtà questa sostanza riduce anche la possibilità di veder insorgere problemi all’apparato cardiovascolare o al cranio del neonato.
La sostanza in questione aiuta anche il cuore e la circolazione, infatti tende a ridurre l’omocisteina presente nel sangue. Si tratta di un beneficio importante perché livelli alti di questo aminoacido causano deficit mentali oltre che elevato rischio di malattie cardiache.
L’acido folico però serve anche quando non si è in stato interessante. Questa sostanza aiuta a scongiurare la comparsa di alcune patologie come l’anemia perniciosa. La vitamina B9 è anche in grado di prevenire le calvizie e ridurre la comparsa dei capelli bianchi.
Perché assumere l’acido folico in gravidanza
Assumere corrette quantità di vitamina B9 permette uno sviluppo sano del feto. La sostanza contribuisce difatti alla formazione degli organi, della spina dorsale e all’attivazione delle funzioni metaboliche. Si comprende quindi che assumere acido folico in gravidanza è davvero essenziale per la salute del neonato.
Numerose ricerche hanno dimostrato che grazie all’acido folico il rischio di malformazioni al tubo neurale diminuisce del 70%. Un tubo neurale sano significa quindi che non ci saranno problemi a livello di spina dorsale e di sistema nervoso. Nelle prime settimane di gravidanza c’è il rischio che il feto sviluppi spina bifida oppure anencefalica, ma grazie alla vitamina B9 tale rischio diminuisce.
Dove si trova la vitamina B9
Gli alimenti più ricchi di vitamina B9 sono quelli vegetali. In generale infatti agrumi, verdure a foglia verde e legumi sono le fonti principali di acido folico. Per ottenere il massimo apporto di questa vitamina è bene consumare questi alimenti crudi, ovviamente quando possibile. Questo consiglio è essenziale perché con la cottura la sostanza tende a diminuire e di conseguenza buona parte dei benefici si perdono.
Tra gli agrumi, quelli più ricchi di acido folico sono limoni, cedri, mandarini e arance. In realtà ci sono anche altri frutti ricchi di vitamina B9. Tra questi ricordiamo le fragole e i kiwi che comunque ne contengono quantità minori rispetto agli agrumi. Anche la frutta secca è una discreta fonte di questa sostanza.
Tra le verdure a foglia verde, gli spinaci sono quelli più ricchi di vitamina B9. Anche i broccoli, i cavolini di Bruxelles, i cavolfiori e i carciofi ne sono naturalmente ricchi. Chiaramente è impossibile mangiare alcuni di questi ortaggi a crudo. Per questo vi consigliamo di cuocerli a vapore oppure con cotture rapide.
Tra i legumi suggeriamo di consumare principalmente piselli, fagioli, ceci e lenticchie. Questi sono infatti straordinarie fonti di vitamine B9.
Infine, un’altra fonte alimentare di questa sostanza sono i cereali integrali. In questo caso comunque è bene controllare la composizione nutrizionale quando li si acquista.
Integratori di vitamina B9: quando e quanti assumerne
Come abbiamo detto in precedenza, l’acido folico è una sostanza essenziale durante tutta la vita. Le donne che desiderano rimanere incinta e hanno pianificato una gravidanza dovrebbero iniziare a fare attenzione alle dosi di vitamina B9 che assumono. In generale si dovrebbe iniziare ad assumere maggiori quantità di questa sostanza circa un mese prima del concepimento.
Durante la gravidanza il suo fabbisogno aumenta di circa tre volte rispetto al normale. Proprio per questo motivo durante il periodo di gravidanza diventa utile anche assumere degli integratori a base di acido folico. Durante i mesi di gestazione infatti non è sempre possibile assumere la quantità corretta di vitamina B9 con la sola alimentazione. Di conseguenza, oltre a una dieta ricca di alimenti che abbiamo elencato in precedenza, si dovrebbero anche di usare integratori.
Il Ministero della Salute indica nelle sue linee generali di assumere 0,4 milligrammi di acido folico al giorno quando non si è in gravidanza. Dopo il concepimento invece le dosi diventano 0,6 milligrammi dal 1° al 3° mese di gravidanza. Nei mesi successivi invece si passa a 0,5 milligrammi al giorno. Sempre il Ministero della Salute consiglia poi di continuare ad assumere acido folico anche durante l’allattamento.
Per avere informazioni più specifiche è bene comunque rivolgersi a un ginecologo perché le dosi possono cambiare di caso in caso.