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Menopausa e tiroide: i sintomi

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La vita delle donne ĆØ caratterizzata da importanti tappe legate a differenti setting ormonali: infanzia, pubertĆ , etĆ  fertile, premenopausa, menopausa e senilitĆ .

La menopausa rappresenta quella fase della vita della donna, in cui si verificano notevoli cambiamenti nel corpo femminile. ƈ una fase di passaggio naturale ed obbligatorio, che ogni donna affronterƠ nel corso della propria vita. Coincide con la fine del ciclo mestruale e della capacitƠ riproduttiva femminile.

La menopausa, che cos’ĆØ e come si manifesta

La parola menopausa significa, infatti, ultima mestruazione. Si puĆ² parlare di menopausa conclamata quando ĆØ trascorso almeno un anno dallā€™ultima mestruazione. Fisiologicamente la menopausa si verifica tra i 48 e i 52 anni, con cessazione della produzione, da parte delle ovaie, degli ormoni riproduttivi, in particolare degli estrogeni e del progesterone.

Alcune donne entrano in menopausa senza particolari fastidi, senza quasi accorgersi dei mutamenti a cui va incontro il proprio organismo. Altre donne, invece, manifestano importanti fastidi, legati alla fluttuazione (prima) e al calo degli estrogeni (poi), con importanti modificazioni psico-fisiche. I fastidi piĆ¹ comuni sono le vampate di calore, le sudorazioni improvvise, la tachicardia, lā€™insonnia, i repentini cambiamenti di umore, lā€™ansia, la depressione, i cambiamenti della libido, la difficoltĆ  a concentrarsi, lā€™aumento di peso, lā€™accumulo di grasso soprattutto a livello viscerale, lā€™accelerarsi del processo di osteoporosi, lā€™aumento del rischio cardiovascolare, la perdita di elasticitĆ  delle mucose vaginali e lā€™aumento dei fastidi a livello genitourinario.

Con lā€™arrivo della menopausa possono subentrare alcuni problemi a livello tiroideo. Infatti, la riduzione dei livelli di progesterone determina un effetto di dominanza da parte degli estrogeni, il cui livello finisce per risultare elevato. Elevati livelli di estrogeni possono arrivare a bloccare il trasporto dellā€™ormone tiroideo TSH ed inibire la conversione dellā€™ormone inattivo T4 nella forma attiva T3.

Difatti, secondo uno studio scientifico condotto nel 2011, gli estrogeni possono avere un impatto negativo sui recettori della tiroide, ma al momento risulta ancora poco chiaro il meccanismo secondo il quali si verifica questo effetto negativo. Tutto questo spiegherebbe perchĆ©, con in peri-menopausa (il periodo antecedente alla menopausa) ed in menopausa, le donne presentino piĆ¹ facilmente disfunzioni tiroidee.

Come funziona la ghiandola tiroidea

Ma cerchiamo di capire meglio come funziona la ghiandola tiroidea e perchĆ© le sue alterazioni di funzionamento sono cosƬ importanti. La tiroide ĆØ una ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo, a livello anteriore. Svolge un ruolo prezioso per lā€™organismo umano: contribuisce a regolare i processi metabolici e il peso corporeo, la funzione cardiaca, il tono dei vasi sanguigni, i livelli di colesterolo e molte altre funzioni.

Quando questa ghiandola funziona poco o male le ricadute si manifestano su piĆ¹ fronti. Da numerosi studi ĆØ emerso che le donne sono maggiormente soggette a patologie tiroidee rispetto agli uomini e, come ormai noto, la menopausa ĆØ uno dei momenti critici per eccellenza (come quello della gravidanza). Il professor Vincenzo Toscano, presidente dellā€™Associazione Medici Endocrinologi, spiega che la funzione tiroidea ĆØ strettamente regolata dagli estrogeni.

Quando gli ormoni femminili diminuiscono, aumenta la quota di ormoni tiroidei liberi. Solitamente non vi sono particolari problemi, in altri casi si va incontro ad un ipertiroidismo subclinico, i cui sintomi sono aumentata sudorazione, aumento della temperatura corporea ed insonnia; sintomi che richiamano molto quelli tipici della menopausa.

Quando, invece, il livello degli estrogeni in circolo aumenta, per effetto del calo del progesterone, gli ormoni tiroidei faranno piĆ¹ fatica a svolgere correttamente le proprie funzioni. In menopausa possono verificarsi anche delle tiroiditi, in particolare quella di Hashimoto (la piĆ¹ diffusa). Si tratta di una condizione con una componente ereditaria, legata ad un alterato funzionamento del sistema immunitario, che attiva la produzione di anticorpi diretti verso alcuni costituenti fondamentali della propria tiroide.

In questo modo la funzionalitĆ  della ghiandola sarĆ  ridotta. Allā€™inizio i sintomi di ipotiroidismo sono molto sfumati, mentre diventano piĆ¹ evidenti con il peggiorare della condizione: maggiore senso di stanchezza, pelle secca di colorito giallastro, sensazione di freddo, debolezza muscolare, maggiore ritenzione di liquidi, tendenza allā€™aumento ponderale, aumento della caduta dei capelli, stitichezza, senso di confusione generalizzata.

In ogni caso, ĆØ sempre bene effettuare un controllo dei valori tiroidei con lā€™avvicinarsi della menopausa, in particolare quelli del TSH (ormone tireostimolante), della triiodotironina T3 e della tiroxina T4, da confrontare con i dati dellā€™ecografia tiroidea. I controlli dovrebbero essere piĆ¹ assidui in quelle donne con una storia familiare di problemi alla tiroide e/o di auto immunitĆ , perchĆ© sono soggetti piĆ¹ a rischio.

Gli studi hanno dimostrato, infatti, che il 2% delle donne in menopausa affronta malattie della tiroide. Nel 74% dei casi si tratta di forme di ipotiroidismo, nel restante 26% dei casi ad ipertiroidismo.
In entrambe le situazioni, dopo una attenta diagnosi da parte del medico specialista in endocrinologia si procede al trattamento farmacologico con farmaci specifici. In particolare, se si soffre di ipotiroidismo ĆØ molto importante curare lā€™alimentazione e lo stile di vita, soprattutto per gestire lā€™incremento ponderale.

Un’alimentazione corretta

ƈ bene seguire una alimentazione il piĆ¹ variata ed equilibrata possibile, a ridotto contenuto di grassi e di zuccheri, facendosi seguire dalla propria nutrizionista di fiducia che valuterĆ  lā€™apporto calorico per ciascun soggetto. Andranno perĆ² evitati alimenti come la soia, che interferisce con lā€™assorbimento dei farmaci e le alghe essiccate che, per lā€™elevato contenuto di iodio, possono alterare il corretto funzionamento della tiroide.

ƈ consigliabile limitare anche il caffĆØ, il sale iodato ed evitare gli alcolici e i superalcolici per lo stesso motivo. BisognerĆ  limitare le crucifere (broccoli, cavolfiori e cavoli) ad un massimo di una piccola porzione giornaliera, perchĆ© possono interferire con lā€™assorbimento dello iodio, un microelemento importante per il funzionamento della ghiandola tiroidea.

ƈ consigliabile aumentare il consumo di pesce azzurro, di mirtilli rossi, di fagioli bianchi e di frutta a guscio (in questo caso non piĆ¹ di 15-20 g al giorno per il notevole apporto calorico). ƈ importante praticare una regolare attivitĆ  fisica, per contrastare lā€™aumento di peso. Da evitare ovviamente il fumo.

In alcuni casi, inoltre, ĆØ utile un supplemento di selenio, un altro componente indispensabile per il buon funzionamento tiroideo, da abbinare allo zinco e al magnesio. Vanno esclusi tutti gli integratori a base di fucus ed alghe marine di varia natura.

Ricordatevi, in ogni caso, di farvi seguire da uno specialista di fiducia.

Nutrizionista Maria Paola Zampella
Mi chiamo Maria Paola Zampella e sono un Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze della Alimentazione. Ho conseguito le lauree triennale e magistrale, come anche il diploma di specialista in Scienze della Alimentazione (Scuola CEE ā€“ 5 years post-degree) presso lā€™UniversitĆ  degli Studi di Milano e un diploma di Corso di Perfezionamento relativo al metabolismo proteico presso lā€™UniversitĆ  degli Studi di Milano. Da tempo mi occupo di alimentazione naturale e consulenze alimentari per diverse situazioni fisiologiche e patologiche accertate dal medico. Su Unadonnasana scrivo articoli nell'area salute, benessere e nutrizione. In passato ho lavorato come coordinatore e formatore ASA/OSS per la Cooperativa Sociale KCS Caregiver, oltre che docente di alimentazione nel ramo alberghiero e di scienze, anatomia, dermatologia ed cosmetica nel ramo acconciatori ed estetico. Mi occupo, a richiesta, di formazione in ambito HACCP, Sicurezza Alimentare e Sicurezza sul lavoro. Ho collaborato anche con un centro tricologico, per un periodo di stage formativo. Sono appassionata di sport e sono in costante formazione per spaziare le mie conoscenze su piĆ¹ campi. Profilo Linkedin: https://www.linkedin.com/in/maria-paola-zampella-a1187a206/